Il progetto CTE COBO presentato al WMF - We Make Future

La manifestazione, organizzata dall’azienda partner Search On Media Group, si è tenuta a Rimini dal 15 al 17 giugno. Tra i presenti, giornalisti, startup, aziende, operatori del settore e appassionati di nuove tecnologie.

20 Giugno 2023

Il 17 giugno 2023 ha avuto luogo la conferenza stampa per il lancio di CTE COBO, nell’ampia cornice del WMF – We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull'innovazione tecnologica e digitale: un’occasione per illustrare mission e obiettivi della Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Bologna, e per dare il via alla promozione dei servizi e a progetti innovativi che dal prossimo mese di luglio contribuiranno alla crescita economica del territorio.

Alla conferenza stampa hanno partecipato Massimo Bugani, Assessore all’Agenda Digitale del Comune di Bologna, Alessandro Martinini, Capo area sviluppo economico, turismo e sport e project manager del progetto CTE COBO del Comune di Ravenna e Domenico Bambi, Presidente di BI-REX.

Bugani, che ha aperto l’incontro, ha illustrato come CTE COBO sia un progetto che unisce sia il settore pubblico che quello privato, collocandosi all’interno del più ampio progetto della Città della Conoscenza di Bologna, in collaborazione con Città Metropolitana di Bologna, Comune di Ravenna e Comune di Imola, il quale ha l’obiettivo di incentivare lo sviluppo tecnologico e di business in maniera diffusa e sostenibile in tutta la città e nei territori interessati.

«La scelta è stata quella di fare un enorme lavoro di squadra, incrociando le collaborazioni tra pubblico e privato e, questa condizione, ha permesso al progetto di vincere» – ha affermato l’Assessore, riferendosi alla valutazione del MIMIT. «Bologna vive un momento particolare, con il Tecnopolo ed il Supercomputer Leonardo. La città sta crescendo a velocità esponenziale dal punto di vista della raccolta e dell’elaborazione dei dati, stiamo iniziando ad investire seriamente per arrivare a sviluppare il gemello digitale, e CTE è un passaggio fondamentale che ci consente di operare insieme alle migliori menti e tecnologie.

Tra gli obiettivi, oltre a quelli già citati, vi è quello di trovare soluzioni innovative per la PA e innovazioni importanti per quanto riguarda la mobilità, la transizione ecologica e il clima, l’illuminazione urbana, la gestione e la distribuzione dell’energia, la sicurezza urbana, la logistica portuale, la cultura e il turismo» – ha continuato Bugani. «Le azioni saranno portate avanti fino a dicembre 2024, con partenza effettiva già dal prossimo mese di luglio 2023».

Ha fatto seguito poi l’intervento di Alessandro Martinini, partendo da un excursus delle qualità della città di Ravenna, conosciuta a livello nazionale e internazionale per la sua storia e cultura, ma anche per il porto. «L’hub portuale è il fulcro del tessuto produttivo delle nostre imprese, che si occupano in particolare di logistica, offshore, meccanica, chimica ed energia» - ha proseguito. «Lavorando ad un nuovo esempio di PUG (Piano Urbanistico Generale), abbiamo istituito un Osservatorio della Chimica e rimesso in vita un centro di ricerca marina, inaugurato nel 2021, dove operiamo insieme all’Università su vari tipi di attività. È all’interno di quest’ultimo, il Centro di Ricerca Ambiente e Mare, che sarà collocata una delle sedi dell'infrastruttura diffusa di CTE COBO. Sarà il luogo su cui il Comune investirà per ampliare i temi del digitale - che già tratta - ma anche di rifiuti, energia e sicurezza del lavoro». 

Ha concluso la presentazione Domenico Bambi, Presidente di BI-REX, affermando che l’Emilia-Romagna è un “fulgido esempio di sensibilità nel favorire la digitalizzazione”. BI-REX è infatti uno degli 8 centri di competenza distribuiti su tutto il territorio italiano, strutture essenziali in quanto punti di riferimento per il trasferimento tecnologico e per mettere a contatto coloro che esprimono un bisogno con chi possiede le conoscenze per soddisfarlo, come ad esempio accademie o centri di ricerca.

«Viviamo in un’epoca in cui non dobbiamo avere paura dell’innovazione. Tutte le tecnologie che abbiamo a disposizione favoriscono l’IoT, la blockchain, il 5G e tutto quanto verrà scoperto nel futuro» – ha aggiunto infine Bambi. «La specificità del centro di competenza di Bologna, Big Data e Analytics, consentirà di connettere vari enti e proporre soluzioni innovative alle richieste, mettendo a disposizione un luogo fisico».

Condividi su